Il Primitivo è un antico vitigno coltivato in Puglia, le cui uve presentano una maturazione molto precocerispetto ad altre varietà, il cui spiega il suo nome. Una particolarità del tutto interessante del Primitivo è il fatto che, a distanza di soli 20 giorni dalla vendemmia, questi vitigni sono in grado di dare una discreta seconda produzione di uve. Tradizionalmente, i frutti di questa “seconda vendemmia” vengono utilizzati per incrementare la freschezza di questi vini poderosi, migliorando l’acidità deimosti ottenuti dalla prima vendemmia
Vitigno: primitivo
Denominazione: primitivo di manduria dop
Zona di produzione: area rurale dei paesi di manduria e sava, in provincia di taranto
Sistema di allevamento: tradizionale alberello pugliese di 40 anni, a potatura corta, con speroni a duegemme
Terreno: sabbioso
Densità d’impianto e resa: da 4000 a 4500 piante per ettaro, con rese di circa 0,75 kg di uva per pianta
Vendemmia: la vendemmia viene effettuata alle prime ore dell’alba, evitando le alte temperature e preservando freschezza e aromaticità
Vinificazione: l’uva si diraspa e fermenta in acciaio a temperatura controllata di 25°c per 8-10 giorni. La macerazione sulle bucce dura 15-18 giorni per massimizzare l’estrazione delicata di tannini e sapori
Maturazione: 3 mesi in barriques di rovere americano e 6 mesi in acciaio
Gradazione alcolica: 14%
Apporto calorico: 98 kcal/100 ml
Note di degustazione: colore rosso rubino intenso; pronunciato bouquet di frutti a bacca nera, principalmente cassis e ribes nero, con note di liquirizia e cocco; ha un centro bocca importante e bilanciato, con tannini vellutati, una giusta acidità e un finale persistente di confettura di frutti del bosco e spezie.
Ideale con:
primi piatti importanti a base di sughi rossi, ragù di carne e arrosti; formaggi stagionati dai sapori intensi, funghi di bosco e cacciagione.
Annata: 2021