Il vino rosato pugliese è uno dei più importanti a livello nazionale, e riscuote un sempre più evidente successo anche all’estero. Prodotto seguendo antiche tecniche, derivate dalla viticoltura tradizionale della Puglia, il rosato di Primitivo è un vino versatile, che si presta ai più svariati abbinamenti e in grado diemozionare anche a chi non è un appassionato del vino rosato.
Vitigno: primitivo
Denominazione: puglia igp
Zona di produzione: zona rurale di manduria e sava, in provincia di taranto.
Sistema di allevamento: cordone speronato
Terreno: medio impasto
Densità d’impianto e resa: 4500 piante per ettaro e 2,5 kg di uva per pianta
Vendemmia: la raccolta manuale, generalmente nell’ultima decade di agosto, viene effettuata alle primeore dell’alba ei grappoli trasportati rapidamente in cantina, evitando il caldo afoso delle giornate salentine che ha un impatto negativo sulla freschezza e aromaticità naturale dell’uva
Vinificazione: dopo la pigiatura avviene una breve macerazione a freddo di 5-6 ore, sufficiente perestrarre i delicati profumi e sapori del vino rosato, seguita da una pressatura soffice. Fermentazione a temperatura controllata di 15-16°c
Maturazione: 3 mesi in acciaio e 2 mesi in bottiglia
Gradazione alcolica: 12,5%
Apporto calorico: 87,5 kcal/100 ml
Note di degustazione: colore rosa mediamente intenso con riflessi violacei; profumo fragrante consentori di fiori e frutti rossi, ciliegia e lampone; gusto rotondo e armonico, con una giusta acidità e un finale piacevole e fruttato.
Ideale con:
antipasti, minestre, crostacei e formaggi freschi dai sapori delicati; pasta a base di verdure e carni bianche; friselle salentine.
Annata: 2020